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LE ORIGINI

Sono i primi anni ’50 quando un gruppo di imprenditori potentini con amore e caparbietà porta avanti un’idea innovativa per la realizzazione di un moderno “cinematografo” strappato alla campagna dell’allora periferia urbana. Il progetto porta la firma dell’Arch. Antonio Costabile.

 

Alla fine degli anni ’50 la struttura con le sue ardite architetture apre le porte alla cittadinanza ed il “Nuovo cinema paradiso” non è più tale ma cede il passo alla modernità e diventa figlio del suo tempo dotato di tecnologie sempre più sofisticate non perdendo però il suo antico ed eterno significato: quello di regalare l’emozione del momento e rimanere pregno di vissuto oggi, ancora più di ieri attraversato com’è dal susseguirsi delle generazioni.

LA STORIA

“Via col vento”, “Cristo si è fermato a Eboli”, “Il tempo delle mele”, “La vita è bella” tra i titoli storici passati in questa sala che creavano file lungo Via Due Torri, le innumerevoli rassegne tematiche, i registi e gli attori, come ad esempio Pupi Avati, Michele Placido, Rocco Papaleo, Gabriele Salvatores, Sergio Rubini, Giovanna Mezzogiorno, Emilio Solfrizzi, Paolo Briguglia che hanno presentato le prime dei propri film o sono stati ospiti per retrospettive a loro dedicate.

Ma anche il palco, con le sue annuali stagioni teatrali è stato calcato da tanti nomi importanti nel panorama nazionale ed internazionale: Edoardo e Peppino De Filippo con i rispettivi figli Luca e Luigi, Giorgio Albertazzi, Walter Chiari, Carmelo Bene, Gino Bramieri, Vittorio Gasmann, Arturo Brachetti, Paola Borboni, Oreste Lionello,  Giobbe Covatta, Enzo Iacchett; anche tanta musica dal vivo: Ennio Morricone, Pino Daniele, Le Orme, Pooh, Eugenio Finardi, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Roberto Murolo Pino Mango, Mike Stern, Dizzy Gillespie, per citarne alcuni tra i più noti; ancora la danza con la presenza di Carla Fracci, I Momix e le scuole di danza di Potenza, e poi le stagioni di Lirica e le tante edizioni del Premio Universum, gli innumerevoli incontri con i più autorevoli esponenti politici; e perché non ricordarsi delle selezioni di Arezzo Wave e delle feste e dei mitici veglioni con il cinema trasformato in una innovativa discoteca. Potrebbe essere questo il suo prossimo futuro?